Alle radici della scenografia italiana il pittore di Urbino Gerolamo Genga che nel 1400 realizzò perla prima volta una scena prospettica urbana con elementi tridimensionali in rilievo. Tra il 1600 e 1700 le Marche scrivono la storia della scenografia europea, con il primo trattato sulla scenotecnica ad opera del pesarese Nicola Sabbatini e con il successo internazionale del fanese Giacomo Torelli, soprannominato “il grande mago” chiamato a Parigi da Luigi XIV e ricercatissimo da tutte le corti dell’epoca. Nella storia contemporanea le Marche hanno dato i natali e ispirato i principali scenografi italiani del teatro, della televisione e del cinema tra i nomi più noti: Aldo Tomassini Barbarossa di Macerata; Carlo Cesarini di Senigallia, autore delle più famose scenografie televisive degli anni 50 come Studio Uno o Canzonissima; Mario Garbuglia di Civitanova Marche vincitore di numerosi David di Donatello e Nastri d’Argento per le scenografie dei più grandi film tra cui Il Gattopardo, La storia vera della signora delle camelie, Rocco e i suoi Fratelli, La grande Guerra.
Nel 1988 è Ferdinando Scarfiotti di Potenza Picena a vincere il Premio Oscar con Bruno Cesari di Pesaro e Osvaldo Desideri di Fermo per la migliore scenografia de L’ultimo Imperatore di Bernardo Bertolucci.
Alla scoperta di questa antica arte i racconti e le visioni dei personaggi che lavorano oggi nel mondo del teatro, del cinema e della scenografia moderna.